Esempio di faziosità italiana anche in periodo di pandemia e crisi del settore: il caso Fiavet Lazio.

Stefano Corbari, presidente di Fiavet Lazio

Con la sentenza del 16/09/2021 il Giudice di Pace di Roma ha riconosciuto la legittimità di Fiavet Lazio, che aveva frapposto ricorso avverso la sanzione amministrativa comminata dalla Regione Lazio,   per   svolgimento   di   attività   ritenuta   illecita.   I   fatti   risalgono   al   dicembre   2019   quanto l’Associazione indisse un Congresso, promuovendolo sia sul proprio sito internet che su alcuni gruppi   Facebook  di   agenzie   di   viaggi.   Si trattava di un  Congresso, rivolto sia ai Soci che ai loro accompagnatori,  indetto nell’ambito delle attività istituzionali e pertanto, nel pieno rispetto dei propri dettami statuari. Ciononostante, a seguito di un esposto presentato peraltro da un’altra associazione similare di categoria, l’Aiav, la cui acrimonia risultò oltre  modo  dubbiosa, la  Regione  Lazio   decise   di   comminare   a   Fiavet   Lazio   una  salata sanzione pecuniaria, colpevole di aver proposto un modulo nel quale, oltre alla quota riservata ai soci, si determinava anche una quota per i non soci. Secondo l’organismo regionale, Fiavet Lazio, con il  suo modus  operandi  aveva realizzato  una attività   imprenditoriale  di  “agenzia  di  viaggi”   senza averne  l’autorizzazione.   In   poche   parole,   la   più   importante   associazione   di   categoria, nell’occasione, veniva accusata di esercitare un’attività “abusiva”.  La notizia scatenò una ridda di supposizioni e di sospetti arrivando perfino a far affermare ad una autorevole testata giornalistica di settore   che  “Se   la   legge   de contrappasso avesse   bisogno   di   una   spiegazione   sintetica,   la disavventura   in   cui   è   incappata Fiavet   Lazio sarebbe   l’esempio   perfetto”.

        Il Giudice  ha correttamente sentenziato  che l’Associazione non aveva commesso  alcun illecito.  “Ci auguriamo, ha dichiarato il Presidente Stefano Corbari, che tutti coloro che hanno dubitato del nostro operato e accostato la Fiavet Lazio ad altre associazioni che operano abusivamente nel campo del turismo si ricredano ed ammettano l’errore di valutazione, poiché non v’è dubbio, né mai c’è stato, che la Fiavet Lazio sarà sempre in prima linea per combattere l’abusivismo come costantemente fatto nei suoi sessanta anni di attività”.

Carlo Marino

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