Preoccupazione per il settore turistico di Roma e del Lazio

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Le agenzie di viaggio sono circa 2000, con una forza lavoro di 8000 persone.

Assoviaggi Confesercenti Roma e Lazio   e Fiavet  Lazio   continuano ad essere estremamente  preoccupate  per le ripercussioni sull’economia del comparto turistico del Lazio e in primis su Roma. 

Cinzia Renzi presidente Assoviaggi ha dichiarato: “Le Agenzie di Viaggio saranno probabilmente le ultime imprese a poter ripartire tenuto conto del diffondersi del virus, la chiusura delle frontiere in entrata e uscita, la ricollocazione  delle  rotte aeree e il timore dei cittadini pertanto se non  ci saranno tempestivi provvedimenti volti al mantenimento dei posti di lavoro e della promozione del territorio.

Assoviaggi e Fiavet Lazio apprezzano il sostegno alle imprese del territorio da parte della Regione e del Comune di Roma, ma ritengono che per le agenzie di viaggio si debba fare uno sforzo in più perché il comparto turismo è stato il primo a risentire della crisi causata da Covid 19 fin dalla fine di   gennaio.   Inoltre   nel   Lazio   sono   situate   la   maggior   parte   delle   agenzie   e   Tour   Operator   di incoming in Italia che sono gli attori principali nel promuovere e portare milioni di turisti non solo nel nostro territorio, ma in tutto il nostro Paese”.

Ernesto Mazzi presidente Fiavet Lazio,ha sottolineato : “Le segreterie associative raccolgono decine di telefonate di imprenditori preoccupati che a fronte di annunci importanti dal 31 genaio ad oggi, 9 aprile, non un solo euro pubblico sia entrato sui conti correnti per effetto degli impegni presi. Gli Enti Locali possono fare molto per dimostrare la propria vicinanza alle imprese del territorio.

Le   agenzie   di   viaggio   outgoing   sono   state   in   prima   fila   con   notevole   esborso   economico   per assistere i clienti che avevano problemi a rientrare e nella cancellazione dei viaggi.

Abbiamo avanzate alcune richieste  alla Regione e ai Comuni del Lazio finalizzate oltre che  al sostegno alle imprese come il differimento fino a 12 mesi delle imposte e una riduzione dell’Irap, anche  iniziative   ritenute  necessarie   alla  ripresa   futura   come   la   revisione   del  piano  pullman,   la revisione della Legge Regionale ormai desueta e tavolo tecnico volto alla preparazione di un piano di promozione condivisa del Turismo.

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