Presentata a Roma la Ricerca esplorativa sul settore dei semi antichi in Italia

Photo copyright by Carlo Marino #carlomarinoeuropeannewsagency

Presentata a Roma il 7 luglio, al cospetto di importanti rappresentanti del governo, la prima “Ricerca esplorativa sul settore dei semi antichi in Italia”, accompagnata dal Manifesto degli intenti e delle azioni per i semi antichi italiani e le loro filiere e dal bollino dei valori MAMA SEEDS® della filiera delle antiche sementi italiane e del Mediterraneo voluti dal consorzio internazionale AVASIM.

In un momento in cui il Covid19 si sta rivelando come un “game changer” per le economie di tutto il mondo, per la prima volta questa indagine fotografa un intero settore agroalimentare italiano che potrebbe fare la differenza nell’economia agroalimentare di domani proteggendo le filiere delle antiche sementi autoctone.

Il rapporto descrive: gli operatori attivi in Italia in tale ambito; il grado di interesse dei consumatori italiani verso i semi antichi e i prodotti derivati; le potenziali opportunità del settore (che comprende i già numerosi e importanti consorzi di produzione nazionali, aziende, cooperative, associazioni, contadini custodi, mulini, ecc.) in termini di contributo alla crescita economica del Paese e del Made in Italy, anche nell’ambito della sostenibilità e della transizione green in corso.

Si tratta della fotografia di un settore sul quale convergono sia gli interessi degli attori della filiera produttiva che dei consumatori finali, ma che resta ancora carente di una visione unitaria e strategica.

La ricerca ha evidenziato che: il comparto dei semi antichi è sommerso, frastagliato, difficile da quantificare e apparentemente ancora sottosviluppato. Inoltre, tenendo conto dell’alto interesse che i consumatori italiani hanno espresso per i semi antichi, emerge quanto significativo sia il potenziale di crescita di questo settore. Tuttavia, l’attuale frammentazione della produzione e l’assenza di filiere che sappiano, con efficacia ed efficienza, mettere stabilmente in collegamento produzione, trasformazione, commercializzazione e promozione, rendono molto difficile se non impossibile uno sviluppo robusto in tale ambito.

«Abbiamo deciso di fondare l’Alleanza per la Valorizzazione delle Antiche Sementi Italiane e del Mediterraneo, AVASIM,consorzio internazionale che accolga e aggreghi tutti gli attori delle filiere agroalimentari delle antiche sementi italiane. Il nostro obiettivo è quello di contribuire a ridurre la frammentazione della produzione e a istituire filiere in grado di sviluppare, produrre e promuovere un’ampia offerta di prodotti da semi antichi italiani nel nostro Paese e nel mondo», ha affermato Alessia Montani, neoPresidente di AVASIM.

In quest’ottica il consorzio internazionale AVASIM ha redatto il primo Manifesto per i semi antichi italiani e le loro filiere. Il documento, presentato insieme al rapporto, rappresentato simbolicamente dal bollino MAMA SEEDS®, individua gli intenti e le azioni per unire e compattare il comparto al fine di garantire la vitalità̀ del patrimonio culturale ed economico rappresentato dalle antiche sementi autoctone e dalle loro filiere, ivi comprese la loro identificazione, documentazione, ricerca, preservazione, protezione.

Nella convinzione che l’heritage seeds economy abbia il potenziale, a oggi in larga parte ancora inespresso, e per rendere ancora più competitivo e distintivo il Made in Italy – in quanto quella delle antiche sementi autoctone è una filiera legata a doppio filo alla qualità, alla storia di luoghi unici, ai saperi e alle tradizioni contadini, alla cultura di scambio e di reciprocità tra comunità e generazioni – parte integrante del progetto del neonato consorzio AVASIM è la promozione di una proposta legislativa nazionale di tutela, a oggi assente.

Carlo Marino

#Carlomarinoeuropeannewsagency

Precedente Il crollo del turismo internazionale a causa della pandemia. I dati dell'Organizzazione delle Nazioni Unite Successivo Guida Sushi di Gambero Rosso